Massofisioterapia

Strettamente legata alla posturologia troviamo poi la massofisioterapia, ossia quella disciplina medica che utilizza il massaggio terapeutico e la manipolazione manuale per curare diversi disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico come stiramenti, distorsioni, contratture, ernia del disco, strappi muscolari e scoliosi.

Si tratta di una disciplina che ha origini molto antiche: risale infatti a circa duemila anni fa e i suoi benefici venivano già descritti da Ippocrate, il padre fondatore della medicina. Inoltre, gli effetti positivi della massoterapia possiamo trovarli anche in alcuni scritti della letteratura medica persiana, egiziana e giapponese, mentre gli antichi romani usavano i massaggi come rimedio ad emicranie e nevralgie, di cui soffriva anche il grande Giulio Cesare.

La massofisioterapia come la conosciamo oggi invece è nata nei primi dell’Ottocento grazie a Pehr Henrik Ling, un medico, ginnasta e fisioterapista svedese, che ha ideato e sviluppato un metodo terapeutico che unisce diverse tecniche di massaggio. Ma scopriamo adesso quali sono le tipologie di massaggi che vengono eseguiti da un massoterapista:

  • Effleurage: questo massaggio consiste in morbidi e lenti sfioramenti omogenei effettuati sulla zona del corpo che dovete trattare. Questa tipologia di massaggio può essere sia superficiale – effetto rilassante, aumenta la circolazione e rigenera la pelle – che profondo – elimina contratture e aumenta la circolazione sanguigna e linfatica.
  • Pétrissage: si tratta di un massaggio che stringe energicamente i tessuti molli, prendendo, spostando e sollevando i tessuti muscolari. Viene effettuato con movimenti di torsione e tramite movimenti trasversali. Per eseguire questa manovra, le mani dovranno tenere con fermezza l’area da trattare, creando un effetto artiglio. Anche in questo caso i benefici cambiano in base all’intensità con cui viene effettuato il massaggio: quello superficiale elimina le tossine e rilassa i muscoli, quello profondo svolge un’azione defibrillante e aumenta le capacità di contrazione muscolare.
  • Frizione: consiste nell’eseguire movimenti brevi, ellittici o circolari mentre con i polpastrelli si svolge una pressione sulla zona da trattare. Le frizioni eliminano le tossine e hanno un effetto rilassante. Questa tipologia di massaggio è un toccasana per il benessere psicofisico del paziente.
    Percussione: è un massaggio molto stimolante che viene effettuato con manovre molto energiche eseguite con il bordo delle mani o con il palmo. Oltre a rilassare, le percussioni stimolano il paziente a fare attività fisica in quanto si sente pieno di energia. I benefici sono: sviluppo della contrattilità muscolare, produzione di iperemia, riduzione dell’eccitabilità delle terminazioni nervose e infine normalizza il tono muscolare.
  • Vibrazioni: infine troviamo il massaggio con vibrazioni che il massoterapista esegue facendo piccoli movimenti energici e rapidi con il palmo delle mani, così da far rilassare tutta la muscolatura e stimolare la circolazione sanguigna.